Green Claims

PROVVEDIMENTO PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE – GREEN CLAIMS
09/04/2024 - 12:12

Il 29 gennaio 2024 l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) ha emesso una sanzione di €100.000 nei confronti di una società operante nel settore dell’allevamento avicolo per pratiche commerciali ingannevoli legate a green claims e sostenibilità.

Tale decisione rappresenta un forte segnale della sempre maggiore attenzione che AGCOM presta verso l’attività pubblicitaria e commerciale delle aziende in relazione ad affermazioni sulla sostenibilità ambientale.

Un aspetto di particolare importanza nell’ambito di questa specifica vicenda, è lo status di società benefit della società interessata dalla sanzione.

Le «società benefit» sono aziende che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.

Le pratiche contestate

ACGOM, a fronte di una segnalazione del CODACONS, ha avviato un approfondimento due sono state le condotte oggetto di attenzione:

 La posizione della società

La società ha risposto alle contestazioni spiegando che i claims utilizzati all’interno del Bilancio di Sostenibilità non vanno analizzati come messaggi pubblicitari in senso stretto ma letti come parte di un documento di programma, contenente le aspirazioni e gli obiettivi a lungo termine della società in materia ambientale, sottolineando inoltre che la compensazione di emissioni di CO2 era gestita da società specializzate nel settore in modo da garantire dati precisi sul raggiungimento di questi obiettivi.

Per quanto riguarda le attività agricole, la società ha proposto alcuni argomenti di giustificazione, ad esempio che questi standard erano stati storicamente mantenuti dall’azienda ma che, a causa di fattori esterni quali la siccità e la guerra in Ucraina, a partire dal 2022 la sua filiera produttiva si era vista costretta a reperire alcune materie prime all’estero.

La decisione

AGCOM, riguardo ai claim di sostenibilità ambientale, ha ritenuto plausibili le giustificazioni fornite dalla società, sottolineando però l’importanza della coerenza e della trasparenza delle informazioni condivise con i consumatori.

Invece, in merito alle comunicazioni legate alla produzione dei mangimi con materiali di origine italiana ed in completa autonomia, AGCOM ha ritenuto che gli argomenti presentati non fossero sufficiente e pertanto ha comminato una sanzione.

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